Personal trainer dimagrisce bevendo vino mentre si allena VIDEO
2 Marzo 2016 - di lbriotti
ROMA – April Storey ha 24 anni, è americana, e due grandi passioni a cui non rinuncia: una ludica, ossia la passione per il vino ed una lavorativa, ossia l’allenamento.
April infatti fa la personal trainer. Durante le scorse vacanze di Natale, la ragazza ha ideato un allenamento a base di vino. Come illustra nel suo blog, la Storey beve del vino rigorosamente rosso durante l’allenamento e riesce a dimagrire. Si tratta di degustare solo qualche sorso che in realtà serve solo come soddisfacente ricompensa all’esercizio appena effettuato.
Le bottiglie, aggiunge l’allenatrice, possono permettervi di risparmiare sull’acquisto dei pesi. Poi la personal trainer conclude spiegando di fare attenzione a non bere troppo, per evitare seriamente di disidratarsi mentre si fa sport. Il filmato è tornato virale in questo momento. Di lei hanno infatti parlato il People, la Cnn, il Today show e Good Morning America.
Ma il vino rosso fa bene o male? Uno studio del 2014 citato dalla Fondazione Veronesi sfata il “mito” del vino rosso che fa bene e che avrebbe capacità anti-cancro. Nell’articolo si legge che
“Brindiamo alla salute!’. Questo detto, almeno secondo lo studio pubblicato sulle pagine del Journal of the American Medical Associaton, non avrebbe (più) ragione d’essere. Il resveratrolo, un polifenolo contenuto nel vino rosso, a cui fino ad ora erano state attribuite ‘particolari’ proprietà pro-longevità (scopri la storia del “paradosso francese”) non sarebbe invece in grado di allontanare il rischio di insorgenza di tumore o di combattere le malattie cardiovascolari, tipiche dell’età avanzata”.
” Lo dimostrerebbe un ampio studio di coorte “Invecchiare in Chianti (InCHIANTI)”, condotto dai ricercatori della John Hopkins University, dell’Università di Barcellona e dell’Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani di Ancona, il quale ha coinvolto quasi 800 bevitori con età pari o superiore ai 65 anni, residenti in due località della zona del Chianti, poi monitorati per il periodo 1998-2009. I ricercatori hanno analizzato tra gli amanti del buon vino i livelli di resveratrolo, presente nelle urine, raffrontandoli con alcuni parametri ematici (PCR, IL-6, IL1 beta, TNF) indicativi di processi infiammatori o degenerazione cellulare (tumorale). Risultato? Non ci sarebbe alcuna positiva correlazione tra la presenza combinata di questi elementi e la riduzione di malattie cardiovascolari, cancro o mortalità”.