Pete Burns, 300 operazioni per sembrare perfetto: “Ho rischiato di morire” FOTO-VIDEO
15 Settembre 2016 - di lbriotti
LONDRA – Il cantante transessuale Pete Burns ha raccontato alla trasmissione Celebrity Botched in onda sulla tv britannica Channel 5 della sua ossessione per la chirurgia plastica. Il 57enne cantante dei Dead Or Alive che nei primi anni Ottanta realizzò la hit “You Spin Me Round (Like a Record)” ancora molto gettonata alle feste in tema ha ammesso di aver subito 300 interventi di chirurgia plastica, che lo hanno fatto andare in depressione e stare male fino al punto di rischiare la vita.
Racconta il Daily Mail che oggi, la star degli anni Ottanta si paragona a Frankenstein ma continua a volersi sottoporre ad interventi chirurgici che lo facciano diventare perfetto. “Il numero di interventi chirurgici [a cui mi sono sottoposto] sono probabilmente 300. Spero che, quando ad 80 anni morirò, il buon Dio mi riconosca” dice Pete scherzando ma non troppo.
La sua ossessione per cambiare il volto è iniziata un paio di decenni fa, nel momento in cui stava diventando un volto noto della tv. “Ho scoperto che avevo il naso rotto. Nell’epoca in cui ero un punk, qualcuno mi ruppe il naso a Liverpool e mi è rimasto spostato per anni.” La stella iniziò ad andare sotto ai ferri per rifarsi il naso. Pagò 750 sterline e si accorse che le cose erano andate male: Si era risvegliato ed era una “coperta di sangue”. La chirurgia ricostruttiva che seguì fu il primo di decine di trattamenti correttivi che lo hanno fatto somigliare sempre di più ad una donna, tra cui quattro lavori al naso, due operazioni ai zigomi e svariati interventi per gonfiare le labbra. l’ultimo tra questi andò male: la sostanza iniettata cominciò infatti a diffondersi su tutto il viso e gli provocò dei buchi intorno alle labbra da cui ha cominciato ad uscire del liquido giallo.
Dopo aver citato in giudizio il chirurgo e ricevuto un risarcimento, Burns ha subito altri 200 interventi chirurgici nell’arco di due anni per risolvere il problema e per operarsi alle guance, al pomo d’Adamo, sulla parte posteriore degli occhi. La situazione alla fine gli ha provocato una forte depressione anche perché gli interventi cominciavano ad avere gravi effetti negativi sulla sua salute. L’ultimo tra questi lo ha costretto ad un lungo ricovero in ospedale: “Avevo sviluppato coaguli di sangue ed embolie polmonari nelle gambe, al cuore e ai polmoni. Ho anche sviluppato segni neri sulla mia pelle”.
Dopo 10 giorni di lotta tra la vita e la morte passati in ospedale, Pete ha avuto un recupero miracoloso. Uscito dall’ospedale aveva però i denti marci che ora lo costringerà all’ennesimo intervento chirurgico . Il programma andato in onda su Channel 5 vede Burns che visita un noto chirurgo e un noto dentista:”Ho graffette, dadi, bulloni, punti di sutura su tutto il corpo. Sono Frankenstein. Ho la massima flessibilità fisica, una cosa non comune a tutti”.