Sapeurs, i dandy poveri del Congo nello spot della Guinness (video)
1 Aprile 2014 - di lbriotti
BRAZZAVILLE (CONGO) – In Congo, esiste un movimento di dandy africani con l’ossessione per i vestiti firmati e alla moda. Il fenomeno è tornato di attualità grazie ad uno spot della Guinness (guardalo in fondo all’articolo). I sapeurs, così vengono chiamati, sono seguaci di questo movimento nato in Congo a Brazzaville. Il nome sapeurs viene da “sape” – sigla che sta per Société des Ambianceurs et des Personnes Élégantes (Società delle persone eleganti che fanno atmosfera). Tutto ruota intorno al possesso dei capi firmati: questo possesso però non è legato ad un effimera moda giovanile. Si tratt infattia di un movimento complesso che ha anche origini politiche.
I Sapeurs sono emersi come espressione di disobbedienza civile durante il regime repressivo di Mobutu Sese Seko che vietava di indossare abiti di foggia occidentale, primo fra tutti la giacca e cravatta considerati i simboli dell’oppressore occidentale. in alternativa, i congolesi (anzi gli zairesi) erano stati “invitati” a indossare una sorta di uniforme nazionale, chiamata abacost (dal francese “à bas le costume”). L’abito era costituito da una casacca leggera dal taglio sgraziato accompagnata da un paio di pantaloni slavati. Sfidando il regime, i Sapeurs si rifiutarono continuando a “sfilare” per le strade poverissime del Paese nei loro inappuntabili completi sgargianti, con tanto di papillon e pipa di scena, guanti bianchi e bastone da passeggio.
La forza di questo movimento, dopo anni di guerre civili e violenze, sta nel tentativo di dimostrare ciascuno può diventare quello che vuole e non quello che è costretto ad essere.
Sono migliaia i congolesi che hanno fatto dell eleganza la propria religione e la passione per l alta moda si è trasformata in una vera e propria febbre delle griffe: “Non si diventa sapeurs per caso, l’eleganza è qualcosa di innato, lo hai nel sangue” spiega un membro del gruppo red devil.
Come ogni moda ha le sue esagerazioni, c è gente infatti disposta a fare follie, persino a togliersi il pane di bocca, pur di indossare un vestito elegante.
I colori degli abiti sono fondamentali e devono essere sgargianti e sposati bene. Le bretelle sono per pochi: chi ha un po’ di pancia le deve evitare. Oltre all’abito è importante il portamento con tanto di camminata felpata che consenta a tutti di ammirare i dettagli, calzini compresi. I marchi al top per i sapeurs sono: Versace, Yves Saint Laurent, Dior, Kenzo Takada e Yohji Yamamoto per gli abiti. e JM Weston per le scarpe.
Ecco il recente spot Guinness che li ha riportati al centro della cronaca: